Comune di Carloforte

Il progetto

Il progetto 'Na lengua pau duman è una iniziativa del Comune di Carloforte realizzata con un finanziamento regionale e i fondi di cui all’art.10 comma comma 5 della LR 22/2018 da parte delle amministrazioni territoriali e locali di all’art.10 comma comma 4 della LR 22/2018.

Introduzione

Il progetto mira a salvaguardare la minoranza linguistica tabarchina che, consapevole della propria identità storica e culturale, intende proiettarsi nel prossimo futuro per affrontarlo e costruirlo senza perdere le proprie radici, con piena e paritaria dignità rispetto alle altre culture linguistiche della Regione Sardegna.
Programmare fra i cittadini e le giovani generazioni in particolare interventi per tenere vive le proprie tradizioni di linguaggio preservarne il diffuso e corrente uso nella vita quotidiana, sociale e familiare nonché in quella istituzionale è il principale obiettivo dei popoli che fanno delle differenze esistenti nei propri territori un patrimonio da preservare e tramandare.
Con questi obiettivi il progetto "Na  Lengua pau duman" attraverso lo sportello linguistico, la formazione linguistica e culturale può essere uno strumento di grande interesse e valore per i popoli tabarchini di Carloforte e Calasetta.
Il progetto nella parte relativa allo sportello linguistico si svolgerà in forma aggregata col Comune di Calasetta per un potenziale bacino di fruitori del servizio pari a circa 9.037 abitanti residenti (2.886 Calasetta e 6.151 Carloforte) e una presenza turistica di circa 30.000 persone nei periodo di punta.

Lo Sportello linguistico

Lo Sportello linguistico si prefigge l'obiettivo di far conoscere e divulgare fra i cittadini residenti ma anche fra i turisti nei Comuni di Carloforte e Calasetta la Iingua tabarchina nelle due varianti. Lo sportello svolgerà attività di informazione, promozione traduzione e consulenze linguistiche in favore dei due Comuni, di cittadini e turisti, delle scuole di ogni ordine e grado, delle associazioni culturali e sportive operanti sul territorio nonché dei funzionari e impiegati che lavorano negli enti pubblici e privati dei due territori.
I Comuni svolgeranno dette attività in collaborazione con l’Associazione Culturale Tabarchina con la quale il Comune di Carloforte ha attivato apposita convenzione ai fini della tutela e conoscenza della lingua tabarchina e segnatamente già da due anni lo sportello Iinguistico tabarchino.
Lo sportello linguistico svolgerà la propria azione formativa didattica su base annuale e a Calasetta sarà operativo una volta a settimana.

La formazione linguistica

Corsi per l'insegnamento del tabarchino parlato e scritto per dipendenti pubblici e privati, corsi per cittadini, corsi per insegnanti scuole di diverso ordine e grado dei Comuni di Carloforte e Calasetta.
Corsi strutturati per massimo 1O persone a corso presso i locali dell'attuale sportello linguistico per un totale di 20 ore a corso con nozioni di grammatica fonetica e sintassi.

L'attività culturale

Le comunità di Carloforte e Calasetta, le uniche che parlano ancora la lingua tabarchina sono state coinvolte negli ultimi due anni in un processo di animazione territoriale insieme alle altre comunità di storia tabarchina del Mediterraneo promosso dal progetto regionale “Raixe - Spazi Digitali per la cultura tabarchina” (www.raixe.it) finalizzato al recupero salvaguardia e promozione della cultura tabarchina.
In continuità con detto progetto si intende attivare un Polo Linguistico presso il Comune di Carloforte in appositi locali che l’Ente mette a totale disposizione come cofinanziamento.
Il Polo prevede la realizzazione di un archivio e percorso didattico/museale su supporti cartacei e digitali di tutta la produzione linguistica letteraria teatrale musicale tabarchina con pannellistica a parete, sito internet, QR Code allo scopo di raccogliere e divulgare tutto il materiale reperibile sulla minoranza linguistica tabarchina nelle due varianti (Carloforte e Calasetta).
Con il supporto del Polo, le Comunità di Carloforte e Calasetta si impegnano non solo ad archiviare ma anche a trasmettere alle nuove generazioni l’uso della lingua tabarchina garantendone la sopravvivenza. Tra gli strumenti più efficaci di trasmissione della lingua alle nuove generazioni c'è il canto, che coinvolge anche le persone, compresi i bambini, che nella quotidianità non parlano la lingua tabarchina. Si intende, tra le altre azioni, attraverso il coinvolgimento dei gruppi informali di serenate tabarchine, delle associazioni culturali di riferimento e di esperti, promuovere la raccolta, l’archiviazione e la divulgazione del repertorio della tradizione tabarchina di Carloforte e Calasetta incentivando anche la produzione di nuovo materiale.